La Stanza dei Giochi è il nome del brano che chiude il primo tempo di Cerimonia. Nella prima rappresentazione del Gennaio 1988, Sadia Salvadori chiamò ad interpretare la sua coreografia due giovanissime e talentuose ballerine: Ilenia Bizzarri e Antonella Casali. Sul palco oggetti quotidiani morbidi e immensi citano liberamente Claes Oldenburg e la sua arte “su cui ci si può mettere a sedere”, arte “che piega le cose, le prende a calci e le rompe e le tira e le fa cadere”. I movimenti coreografici e la gestualità ripropongono e reinterpretano il tenero ma ambiguo rapporto infantile con il mondo delle cose evocato dallo scultore statunitense: oggetti grandi e attraenti e al contempo sfuggenti e imprevedibili, cose su cui affondare le dita, con cui giocare e interagire. La musica dei giochi è un tic tac giocoso e già inesorabile.
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